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07/03/2012

Il functional training: l'allenamento per tutti

Autore: Giorgia Prisco

Navigando in rete tra siti internet e video, l’idea che ci si potrebbe fare riguardo al functional training (o allenamento funzionale) è che si tratti di un’attività fisica praticabile solo da sportivi già allenati e pronti a sostenere un ritmo rigoroso e decisamente tosto. Ma non corrisponde alla realtà.


Un allenamento (utile) per tutti: bambini, casalinghe e bodybuilder


Questo tipo di sport, se praticato ad alti livelli, richiede una preparazione fisica non indifferente, ma è altrettanto vero che la varietà praticamente infinita di esercizi possibili lo rende adatto davvero a tutti. Anzi, con ogni probabilità sono proprio le categorie apparentemente meno adatte a questa disciplina, come anziani e bambini, a necessitare maggiormente di un allenamento così completo e ampiamente strutturato.

L’innovazione dell'allenamento funzionale, infatti, risiede proprio nel preparare alle normali attività che si svolgono quotidianamente, allenando il soggetto ad affinare il controllo del proprio corpo anche in situazioni di scarso equilibrio. E non è forse questo l’allenamento più appropriato per una casalinga, anche di una certa età, che si arrampica su una sedia per pulire le mensole alte, staccare tende o riporre sugli scaffali pentole o servizi di piatti?

Un discorso analogo va fatto poi per i più piccoli che troveranno estremamente divertente eseguire gli esercizi con powerbag, water Iipes, TRX, palle mediche e kettlebells e, contemporaneamente, svilupperanno le capacità propriocettive e irrobustiranno tutta la muscolatura del corpo.

Per quanto riguarda, invece, gli amanti del body building o gli atleti professionisti in genere, l'allenamento funzionale è vivamente consigliato perché rende più equilibrato lo sviluppo muscolare, rinforza le articolazioni – che con le macchine isotoniche vengono solo parzialmente stimolate – e fa sì che tanta massa sia poi effettivamente funzionale nelle performance di qualsiasi attività professionistica si vada a intraprendere quotidianamente.

La differenza tra i livelli di allenamento non sta nel programma di allenamento ma si traduce in carichi più o meno pesanti, proporzionati alla struttura fisica e alla capacità di resistenza di ciascun allievo e in esercizi a corpo libero di diversa intensità e ritmo di esecuzione.

Il consiglio per tutti alle prime armi, ma soprattutto per i soggetti potenzialmente a rischio di fratture o con problemi cardiaci, è quello di mettersi nelle mani di un buon personal trainer – o partecipare semplicemente ad un allenamento di gruppo tenuto da un regolare istruttore – così da essere seguiti e quindi indirizzati nella giusta esecuzione dei movimenti, con un programma personalizzato e graduale nel tempo, al fine di evitare un sovraffaticamento eccessivo.

Requisiti per l'allenamento funzionale? Solo la massima spinta motivazionale.
Quando ci si avvicina al functional training, infatti, è d’obbligo tenere presente gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere.
Fatto questo, non resterà che armarsi di tanta buona volontà e dare il via all’allenamento!

Qualche idea per un percorso "casalingo" di functional training? Trovate un percorso di allenamento base e intermedio nel nostro articolo dedicato agli esercizi allenamento funzionale.

Maria Vittoria Paiella

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